2010.07.18...25 VediROMAinBici sul DANUBIO

Da Passau a Vienna 7gg

 

8 amici della nostra associazione hanno fatto questa bella vacanza... esperienza già fatta in precedenza anche da Laura e Massimo, infatti Giulia, questa bella ragazza mora, era la stessa guida...

 

 

 

....ecco: tutti 8 su un tratto sul ponte di un battello a prendere il sole e ad osservare le manovre delle “chiuse” per i dislivelli del Danubio... ed ecco una delle 7 partenze mattutine (ogni giorno da un albergo diverso, verso Vienna....

 

 

 

 

....diverse “traghettate” tra le sponde del fiume con questi simpatici zatteroni: qui andiamo verso Mauthausen..... E tanti km in bici (circa 50 al giorno) in un gruppo numeroso: 32 persone + 2 guide.

 

 

 

Naturalmente non abbiamo sofferto la fame.....anzi !!

 

E’ stata una bella vacanza: la pista ciclabile del Danubio è certamente la più famosa d’Europa: abbiamo conosciuto un ragazzo (Francesco... di Assisi) che intervistava i ciclo-turisti per la sua tesi di laurea (economia commerciale, università di PG).

 

Maurizia ha scovato questo articolo sul tema: leggete che bella descrizione !!

 

 

 

....tant’è che Maurizia ha voluto scrivere a Francesca Magni, ricevendone subito la sua risposta :

 

Gentile Francesca,

leggere il suo resoconto bellissimo, perchè scritto con il cuore, della Passau-Vienna, mi ha fatto rivivere quella meravigliosa settimana, dal 17 al 24 luglio  2010, giorni che insieme ai miei amici abbiamo trascorso in bicicletta; ogni tanto riguardo le foto e come vorrei  essere  lì in quelle piste larghissime, piene di alberi, di verde, dove finalmente ero libera io e la bici.

Noi di Roma (www.vediromainbici.it) eravamo in otto  (andare in bici a Roma è quasi da eroi o da scemi..perchè è con questo epiteto che spesso ci si rivolgono)  in tutto però il nostro gruppo era formato da 32 persone, più le due deliziose guide, Giulia e Chiara, tour operator di Zeppelin.

Un gruppo fantastico dove la più piccola aveva 12 anni e la più grande 73, alla fine anche le due ragazze che ci guidavano ci hanno fatto i complimenti, ed è vero quello che lei dice, infatti anche se in una giornata capitava di fare più di 60 km, non si vedeva l'ora di ricominciare.

Che bello lasciare la bici e andare a visitare le città, i monumenti, i castelli, i musei, senza l'obbligo del parcheggio e vestiti da ciclisti, con l'essenziale. Piste larghissime, panorami da sballo, cose che né a piedi o in macchina assapori come quando stai in bicicletta; ero contenta e ringraziavo di Dio dell'opportunità avuta, del viaggio che mi arricchiva. Fermarsi nelle cantine, assaggiare il vino, arrivare nei paesini tutti ordinati, dove alle sei di sera non trovi più nessuno perchè tutti a cena, il silenzio a volte era quasi un rumore dolce e leggero, poi si caricava la bici sui battelli e incantati si guardava il fiume, lasciandosi trasportare dalle increspature leggere...

Penso sia stato uno dei  viaggi più belli, a volte mi mancavano i  figli, se ci fossero stati pure loro sarebbe stato il massimo.

Pedalare mi libera, mi rasserena e mi calma, "la mia bicicletta... il calmante naturale", fin da bambina mi è sempre piaciuto andarci. Quando arrivava l'estate e potevo scappare da Roma, per andare dalla nonna al paese, vivevo sulla sella; a volte a Roma mi prende la tristezza perchè è una città non ciclabile, ma ho la fortuna di avere vicino  il parco della Caffarella e così mi posso sempre permettere delle sgambettate che poi continuo tutte le domeniche:  con i miei amici ci vediamo sempre alle 9,30 al Colosseo, guardi il ns sito, facciamo sempre delle belle passeggiate.ed anche escursioni fuori porta, neanche la pioggia ci ferma!

Metteremo il suo articolo nel nostro sito e grazie ancora, rileggere le sue parole mi ha fatto rivedere quei magici momenti che resteranno sempre scolpiti nel mio cuore. Un caro saluto

maurizia benedetti

 

 

From: Francesca Magni

To: Maurizia Benedetti

Sent: Monday, September 06, 2010 6:38 PM

Subject: Re: passau-vienna

 

 

Cara Maurizia,

 

il bello del mio lavoro è che permette di incontrare persone sconosciute con le quali hai qualcosa di prezioso in comune, perciò grazie di cuore per avermi scritto.

Capisco perfettamente e condivido quando dice che la bicicletta è un calmante naturale! 

Complimenti a tutti voi che la usate anche a Roma, è da eroi, me ne rendo conto. Anche qui a Milano è una bella sfida, ti odiano tutti: gli automobilisti, i pedoni, persino i vigili. Ma io non mollo. C'è una cultura della bicicletta che dobbiamo diffondere, fa bene a tutti e a tutto, dall'aria più pulita all'umore più "sano".

Sono felice se metterete l'editoriale sul vostro sito (se vi serve posso darvi un pdf). In cambio vi linkerò sul mio blog: parla di libri e tornata dal Danubio (la settimana dopo di lei!) ho recensito un libro di Rumiz che ha percorso anche lui quel tratto in bici con il figlio... il link se le va di leggere la breve recensione è questo: http://www.lettofranoi.it/?p=323

E se vuole anche commentare e segnalare lì il vostro sito mi farà piacere.

 

Un caro saluto e buone pedalate!

Francesca