2009.11.1 Lo “stazzo” della Caffarella

 

Copertina della passeggiata, anche per togliere subito la curiosità a chi non sa cos’è uno “stazzo” eccolo qua:

 

 

Nella tradizione della Campagna Romana lo stazzo (dal latino “statio”) è il luogo di dimora del pastore col suo gregge, dove si svolge la sua attività a contatto con la natura e gli animali. Lo stazzo è quindi casa, capanna, ricovero per le pecore, il pagliaro; recinto di protezione del gregge stesso, mandre e capaturi. All’interno di questo spazio più o meno ampio trovano posto il fienile, il gallinaro, la porcareccia e il ricovero degli animali da soma e da lavoro.
Lo stazzo presente presso
la Valle della Caffarella è stato ricostruito seguendo la tradizione storico – antropologica della Campagna Romana (riferimenti bibliografici e fotografici della fine ‘800 inizi ‘900) e alla tradizione costruttiva delle abitazioni dei pastori (esperienza di vita pastorale) proponendosi l’utilizzo di materiali naturali propri dell’ambiente in cui è collocato così da relazionarlo al paesaggio e valorizzarlo. Si tratta di un' iniziativa dell'Azienda Romana Mercati realizzata da Oscar e Riccardo Campagna.(n.b. riportato da www.parcoappiaantica.it)

 

 

Qui siamo alla partenza della giornata, dal solito appuntamento della Metro B Colosseo, è una splendida domenica di sole, coincidente con “ognissanti” siamo in 25 e ben visibili con i nostri fratini rossi !!

 

 

 

 

Passata via S. Gregorio, voltiamo per la pista ciclabile della passeggiata archeologica,

poi, piazza Numa Pompilio (via C. Colombo)....

 

 

 

porta Metronia, p.za Zama e ci “infiliamo”  in questa stradina a fianco della ferrovia nei pressi di Via Latina per entrare....

 

 

 

 

nel parco della Caffarella, dove, tra ponticelli...

 

 

...strade sterrate ed in compagnia di praticanti passeggiate e footing.....arriviamo alla meta della nostra passeggiata.

 

 

 

Naturalmente le forature non sono mancate: ecco i meccanici della Ferrari velocissimi al cambio gomme del “pit-stop” .... dello stazzo!

 

 

Ci facciamo un giro per andare a salutare la “Ninfa Egeria”, amica di Numa Pompilio, come Mario ci rammenta... poi passiamo anche a dissetarci alla fonte omonima, detta anche “acqua santa” (via dell’Almone)...

 

 

 

 

 

... ed infine, percorsi altri sterrati, torniamo davanti alla “Vaccareccia” (vicina allo Stazzo)..

 

 

 

 

 

 

 

 

...e ci dirigiamo, per il rientro, verso l’Appia Pignatelli (Quo Vadis). C.C.