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Via di Grotta Perfetta 591

     La più antica chiesa romana dedicata all’Annunciazione, fondata da papa Onorio III[1] nel 1220. Per un breve periodo fu inserita da San Filippo Neri nell’itinerario delle Sette Chiese, insieme a San Paolo alle Tre Fontane, per cui le chiese visitate dai pellegrini divennero nove. Per questo motivo era dotata di un ospedale al fine di assistere i pellegrini.

     Nel 1640 fu ridotta alle forme attuali dai lavori di ristrutturazione operati dal cardinale Francesco Barberini protettore della confraternita del Gonfalone a cui la chiesa era affidata. In seguito decadde fino a venir consacrata una seconda volta nel 1935.

     La chiesa ha una struttura molto semplice, ad una sola navata con la volta a botte lunettata, conserva alcuni elementi medioevali: parte del pavimento cosmatesco, una custodia degli oli santi del sec. IX-X a sinistra dell’altare, il dipinto absidale del XIII sec. (L’Annunciazione al centro, immagini di santi ai lati), Crocifisso dell’Ottocento sul lato destro e il campanile. Sempre all’interno della chiesa (entrando a destra) si trova una epigrafe di Onorio III del 12 agosto 1220 che cita questa chiesa tra quelle della città (nel primo rigo si riconosce la parolo Onorio e l’anno).

     La strada che conduceva alla chiesa era detta “Oratoria” perché la gente la percorreva pregando. Negli ultimi due secoli era meta di passeggiate fuori porta, le vacanze dei romani di allora.

     Alla fine dell’Ottocento venne alla luce una vasta necropoli di età repubblicana. L’archeologo Giovanni Battista De Rossi scoprì sotto la chiesetta una catacomba non menzionata da nessuna fonte antica, né letteraria, né liturgica. L’assenza di sepolture di martiri e di notizie ha fatto quindi pensare ad un cimitero di campagna usato da una piccola comunità della zona. La catacomba di sviluppa su un solo livello, dispone di una galleria principale in asse con l’ingresso e due laterali, una per lato.L’unico monumento degno di nota è un cubicolo detto del Giudizio per le scene rappresentate risalente al III secolo. Il sito non è visitabile a causa delle precarie condizioni in cui versa[2].

 

 

     Nei pressi è la CHIESA DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA costruita su progetto di Ignazio Breccia Fratadocchi nel 1987. In occasione della sua erezione vennero alla luce resti di manufatti antichi che sono stati valorizzati nel piazzale antistante la chiesa stessa e a un livello più basso.

     Si presenta come una costruzione a base quadrata, molto grande, con il soffitto che sale, da metà aula fin sull’altare maggiore. Dietro l’altare maggiore una immagine dell’Annunciazione di Maria, opera su tela che sembra antica. A sinistra dell’altare un crocefisso in legno di recente realizzazione. La chiesa non ha campanile. Dal piazzale antistante la chiesa bella vista sull’abside e sul campanile dell’Annunziatella. Al di sotto della chiesa ci sono i locali della parrocchia con l’oratorio. Bello il giardino sulla sinistra con ulivi e giochi per bambini.

     La parrocchia è stata eretta nel 1935 con decreto del Card. Vicario Francesco Marchetti Selvaggiani, il territorio venne desunto dalla parrocchia di San Sebastiano fuori le Mura con decreto del Cardinale Vicario Ugo Poletti nel 1975.



[1] Onorio III. Cencio Savelli Papa dal 1216 al 1227. E’ il Papa che approvò la regola francescana nel 1223; incoronò l’imperatore Federico II, nel 1216 aveva approvato la regola domenicana.

[2] Catacomba dell’Annunziatella. Tutte le notizie da: romasotterranea.it. Giovanni Battista De Rossi (Roma 1822- Castel Gandolfo 1894), scoprì le catacombe di San Callisto sull’Appia Antica, costituì il museo cristiano lateranense oggi ai Musei Vaticani. Molte pubblicazioni di iscrizioni latine fu direttore del museo cristiano Vaticano e presidente della Pontificia Accademia Romana di Archeologia.