2009.9.20 la Via Latina

 

Siamo in via Labicana, appena partiti dal solito appuntamento Metro B – Colosseo. La giornata è un po’ grigia, siamo  26 partecipanti.

 

 

 

Passando da piazza S. Giovanni arriviamo alle Mura Aureliane, che costeggiamo fino a Porta Latina. Inizia qui il tema della nostra passeggiata: la via Latina, che prende il nome da Latium, prima zona di espansione dei Romani. Questa via, ancora più antica della via Appia, collegava Roma a Capua con un percorso di 200 km verso S-E

 

 

 

 

Oggi i resti della antica via sono pochissimi, via Latina per i romani è questa bella strada con palazzine, costruite 50 – 100 anni fa, nel quartiere “Appio – Latino”.....

 

 

....ma ecco qui, a piazza Galeria, zona ad alto traffico, dei resti di un acquedotto e di un’urna cineraria:le tombe importanti venivano costruite lungo le strade consolari.

 

 

 

 

 

Poco più avanti, vicino al ponte sulla ferrovia, questo imponente monumento sepolcrale a 3 piani, rimasto all’interno di un condominio.

Riprendiamo la pedalata per vie alternative a via Latina, che qui è a senso vietato.....

 

 

 

 

 

.. fino a via Cesare Baronio, per osservare questa recente scoperta archeologica: una piscina per allevamento di pesci con, al centro,  i resti di una fontana.

 

 

 

 

 

Proseguendo, siamo arrivati al parco della Caffarella, riconosciamo un tratto “originale” della via Latina, stesso “marchio di fabbrica” dell’Appia Antica....

 

 

 

.....costeggiando la Caffarella, sull’Appia nuova, angolo Arco di Traverino, andiamo a visitare, a piedi, questo recente parco archeologico: Tombe di via Latina

 

 

 

 

Parco molto bello e riposante, ma le tombe di maggior pregio sono recintate e visitabili solo su prenotazione: le mettiamo in programma nel nostro prossimo calendario. Prima di scappare tutti a casa (comincia a piovere), passiamo da via Cessati Spiriti, che si trova proprio alla fine del tratto urbano di via Latina e dove una targa di marmo ricorda l’esistenza di una stazione di posta medioevale.

 

 

A proposito di questa locanda con questa insegna spiritosa, Piero ci racconta un’appassionante storia di un eroico ciclista d’altri tempi che, a conclusione di una estenuante corsa....arrivato vittorioso in una notte da uragano.... è stato qui rifocillato e festeggiato dai suoi sostenitori. C.C.