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     Il nome deriva dal latino Praedium Amaranthianus, cioè fondo di Amarantus, un liberto della famiglia Numisii Proculi del II secolo d.C. La torre si trovava a poca distanza dalla via Ardeatina ma oggi è scomparsa. Quella che si trova lungo la via omonima è in realtà la Torre delle Vigne o di San Tommaso, mentre in via delle Sette Chiese si trova il casale di Tor Marancia.

     Alla fine degli anni Venti sorse la borgata composta di casette in muratura o in legname, altre furono realizzate dall’ICP e classificate case minime di una sola stanza, pavimento in terra battuta e senza servizi igienici. La borgata venne chiamata Shanghai. Tale borgata venne abbattuta a partire dal 1948 e vennero costruite le case attuali.

 

    Il 9 marzo 2015 sono stati inaugurati dal sindaco Marino 20 murales di Street Art tra le case Ater di Tor Marancia, il progetto si chiama “Big city life” è stato ideato da “99Contemporary”, ci sono voluti 70 giorni di lavori, nei quali sono stati dipinti 2.500 mq di pareti esterne, sono serviti 756 litri di vernice, 974 bombolette spray,   il tutto è stato finanziato da Fondazione Roma presieduta da Emanuele Emmanuele. I murales si trovano su undici palazzi, sono alti 14 metri. Vi hanno lavorato 18 artisti provenienti da 8 paesi del mondo: Diamond, Jaz, Moneyless, Baudelocque, Seth, Mr. Kleva e altri. I murales si trovano nel lotto di case Ater compreso tra viale di Tor Marancia, in via Annio Felice, via Santa Petronilla e via Valeria Rufina .

   La street art è nata a Los Angeles e Miami negli anni Sessanta. Progetti simili sono stati realizzati a Ostiense, Quadraro, San Basilio (sempre finanziato dalla Fondazione Roma) e a Torpignattara. In via Galvani a Testaccio c’è un grande lupo simbolo della Roma, che si arrampica fino in cima al palazzo. Diverso ciò che è accaduto alla borgata del Trullo.

     Roma è un punto di riferimento per questa “street art” dagli anni Ottanta, dal 2000 sono presenti a Roma artisti di fama mondiale. Il comune ha censito 350 opere nell’aprile 2015, Fondazione Roma è stata sponsor di questa arte non solo qui ma anche a San Basilio. Il Macro diventerà punto di riferimento per diffondere la conoscenza di questa arte. Roma è importante per la conoscenza del tecnica del collage e della pittura murale grazie a Sten & Lex attivi dal 2001 e considerati tra i pionieri degli stencil graffiti.

   Durante l’inaugurazione il sindaco e il presidente del Municipio hanno incontrato gli abitanti delle case popolari che gli hanno prospettato il problema del parco della Torre che è chiuso, degli ascensori che non funzionano, delle infiltrazioni di umidità negli appartamenti, delle bottiglie di vetro vuote abbandonate alle fermate dei bus.

 

 

CHIESA DI NOSTRA SIGNORA DI LOURDES

     Si tratta della parrocchia di Tor Marancia, è stata eretta il 1° ottobre 1957 dal cardinale vicario Clemente Micara, è affidata alla Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza, poi al clero diocesano. Dal 1936 esisteva una cappella dipendente dalla chiesa di San Sebastiano fuori le mura. Il progetto della chiesa si deve all’architetto Gino Cancellotti[1], ha una facciata in laterizio scandita in tre settori da fasce di cemento armato, è a pianta poligonale, sormontata da una lanterna e affiancata da alto campanile.



[1] Gino Cancellotti. (San Vincenzo 1896-Roma 1987) architetto razionalista, aderì al Miar e partecipò alle edizioni dell’Esposizione Italiana di Architettura Razionale a Roma e a Firenze. Collaborò con Eugenio Montuori, Luigi Piccinato. A lui si devono i piani regolatori di Foggia, Chianciano, Sabaudia con Montuori, Piccinato e Scalpelli nel 1933, il monumento equestre a Diaz a Napoli nel 1934, il piano regolatore di Guidonia nel 1938.