Rimandando ad una pregevole lectio del Prof. Andrea Carandini sulla Nascita di Roma, ricordo sia a chi ha pedalato con noi due o tre settimane fa tra le alture di più antica frequentazione di Roma sia a chi non ha potuto che Roma non è nata con Servio Tullio. A fronte di quel che sostiene gran parte della storiografia odierna, le più recenti indagini archeologiche sulle pendici nord del Palatino hanno dimostrato che quanto affermato, tra il II secolo a.C. ed il I d.C., da autori eruditi e giuristi del mondo romano è vero: Roma come primo Regnum (Stato è infatti un concetto moderno) sorge intorno alla metà dell’VIII secolo a.C.

 

Il suo calendario - in gran parte il nostro, togliendo gennaio e febbraio che si sono inseriti dopo - era di dieci mesi ed iniziava infatti a marzo, che era il mese della fioritura e della primavera, in onore della dea Pales; divinità protettrice dei nuovi abbacchietti e caprette. Di dieci mesi perché, come oggi, il suo ultimo mese si chiamava dicembre.

 

Alle pendici del Palatino, esattamente di fronte alla Basilica di Massenzio e al di qua della Sacra via, è stata riportata alla luce una delle porte della prima Cinta Muraria voluta da Romolo: era la porta Mugonia, di cui si conservavano la soglia ed uno degli stipiti (per saperne di più: A. Carandini, La nascita di Roma, Einaudi, Torino 1997). Si chiamava Septimontium (festa l’11 dicembre) il primo nucleo abitativo di Roma; lo fondò Romolo, mediante un rito sacro (la valenza è infatti più sacrale e giuridica che orografica), facendo leva su due prime fusioni di alture, il Trimontium ed il Quinquimontium.

Vediamole. Trimontium: Palatium, Cermaluse Velia.

Quinquimontium: Palatium, Velia, Fagutal, Suburae Cermalus.

Septimontium (con due toponimi per una sola altura): Palatium, Velia, Fagutal, Subura, Carmalus, Oppius, Caelius e Cispius.

 

Buona lettura! Paolo