News category
Stanno per partire i lavori per la costruzione del GRAB, cioè il Grande Raccordo Anulare delle Bici. Si tratta di un anello ciclabile e pedonale di Km 44,2 che si snoderà per Km 31,9 in aree verdi e vie pedonali, per Km 3,6 su marciapidei, per Km 6,8 su strade secondarie e per Km 1,9 su strade congestionate dal traffico. Lo scopo è quello di creare un raccordo tra piste ciclabili esistenti e alcune aree verdi della città. I lavori stanno per partire, si concluderanno entro l'anno.
Questo il percorso. Prendiamo come punto di partenza il Colosseo. Via di San Gregorio, Palazzo della Fao, viale delle Terme di Caracalla, via di Porta San Sebastiano, via Appia Antica fino al Quo Vadis.
Si entra in Caffarella e si esce alla fonte dell'Acqua Santa. Si percorre via dell'Almone, si incrocia via Appia Nuova, si entra nel parco di Tor Fiscale, si attraversa il Quadraro, si giunge sulla Casilina, si attraversa il parco di Villa De Sanctis, si giunge al parco di Villa Gordiani, si passa sotto l'autostrada per l'Aquila (da riqualificare), viale Palmiro Togliatti, Colli Aniene, Parco della Cervelletta.
Giunti a ponte Mammolo (via Tiburtina) si segue il percorso dell'Aniene fino a ponte Nomentano, ancora l'Aniene (pista ciclabile esistente), si entra in villa Ada, villa Borghese, viale delle Belle Arti fino a ponte Risorgimento.
Si segue la pista ciclabile del Tevere (esistente), da ponte Risorgimento fino all'isola Tiberina. Attraverso il Teatro di Marcello, aggirando piazza Venezia, si termina in via dei Fori Imperiali e il Colosseo.
Non possiamo che salutare positivamente questa iniziativa, peccato che dal 2012 esiste il Piano Quadro della Ciclabilità e per esso non c'è mai un euro.
Due piacevoli novità ci invitano ad una passeggiata in bici sulla pista ciclabile Dorsale Tevere Nord. Il tratto che va da Ponte Milvio a Tor di Valle (sottopasso della ferrovia per Prima Porta) è stato restaurato. Rifatta la segnaletica a terra e quella verticale. Non solo: i vari tratti di cui la pista si compone sono stati intitolati a donne, romane, che si sono distinte nella lotta di Liberazione. Due piacevoli novità.
Speriamo anche in un sollecito sfalcio dell'erba ai lati della pista ciclabile stessa nel tratto verso Castel Giubileo. Speriamo in un rapido intervento delle autorità preposte alla manutenzione della pista ciclabile!!!
16 gennaio 2015
Il Coordinamento Roma Ciclabile, #salvaiciclisti e #vivinstrada incontrano il Sindaco Marino e l’assessore Improta sullo stato delle politiche per la ciclabilità di Roma.
Le associazioni del Coordinamento Roma Ciclabile, rappresentanti di #salvaiciclisti e di #vivinstrada, sono stati ricevuti questa mattina dal Sindaco Ignazio Marino, dall’assessore Guido Improta e dal Presidente e AD dell’Agenzia mobilità, nonché referente delle politiche per la ciclabilità di Roma, Carlo Medaglia. Presente anche la delegata alla sicurezza Rossella Matarazzo.
Abbiamo chiesto questo incontro perché molto insoddisfatti dal modo in cui questo obiettivo, strategico per l’Amministrazione Marino, è stato fino ad ora portato avanti. Soprattutto le competenze dedicate da Roma Capitale sono nettamente inadeguate. Dopo quasi due anni di governo non c’è ancora un vero ufficio biciclette, ritenuto indispensabile da tutte le città europee all’avanguardia su questo tipo di mobilità. Non funziona la cabina di regia, strumento fondamentale per coordinare ampio e complesso di competenze e assessorati necessari. Sarebbe anche importante un referente politico dedicato, con una delega specifica sulle politiche per la ciclabilità. Non c’è una vera partecipazione, un tavolo di lavoro dove i cittadini possono fornire gratuitamente a Roma Capitale le proprie competenze di utenti esperti, esperienze e conoscenze del territorio, idee innovative. Infine le risorse finanziarie, oltre ai fondi europei nazionali e regionali sui quali Roma Capitale sta lavorando ancora senza risultati, dovrebbero provenire anche da una quota significativa dei proventi delle multe.
I programmi per la ciclabilità sono stati inseriti nel PGTU (Piano generale del traffico urbano) approvato di recente, ma se non si creano le condizioni necessarie per attuarli, saranno destinati a morire o a produrre scelte operative sbagliate. E a Roma gran parte delle poche opere per le biciclette fatte fino ad ora, sono state fatte male. Abbiamo consegnato al Sindaco un elenco, redatto da molto tempo, di quello che si può fare di utile a costo zero, o a costi molto limitati. Che quindi si può e si deve fare subito, perché dare un segnale di cambiamento immediato è importante quanto la - incerta - programmazione del futuro.
Sia il sindaco Marino che l’assessore Improta hanno preso atto delle richieste, si sono dichiarati pronti a cercare soluzioni adeguate e in tempi rapidi. L’assessore ha riconosciuto l’importanza delle critiche che abbiamo rivolto, si è impegnato formalmente a trovare una risposta alle tre questioni organizzative: potenziare e qualificare un vero Ufficio bici, praticare una regia efficace e una vera attività partecipativa. Ha ricordato insieme al Sindaco il drammatico stato del bilancio che hanno ereditato dal passato, i pesanti vincoli del patto di stabilità. Il Sindaco si è impegnato in modo specifico sulla realizzazione delle cosiddette zone 30, aree urbane dove il limite di velocità viene ridotto con interventi anche sulle strade e sullo spazio pubblico.
Ha anche raccolto l’offerta di collaborazione che abbiamo dimostrato di poter dare. Noi associazioni e movimenti terremo informato il Sindaco e l’assessore sull’effettivo rispetto di questi impegni.
Se siamo dalla parte di pedoni e ciclisti, gli utenti deboli della strada, partecipiamo numerosi all'assemblea che si terrà lunedì 22 giugno alle ore 17,30 presso il centro bocciofilo di piazza dei Tribuni al Quadraro.
“La fontana delle anfore…trasloca”
Terza (ed ultima) puntata: la fontana finalmente al suo posto!!!
Scritto da Bruno De Angelis
25/01/2015
Finalmente la fontana, trasportata a “conci” nella Piazza del Testaccio, è stata rimontata!!
Ma prima di passare alla cronaca, facciamo un po’ di storia: la fontana fu disegnata dallo sculture Pietro Lombardi e collocata del 1927 nella Piazza del Testaccio. Nel 1935 fu spostata a Piazza dell’Emporio, per fare spazio al mercato rionale, molto pittoresco soprattutto in questi ultimi anni, ma certamente oramai fuori da qualsiasi buon standard di igiene dei luoghi e di sicurezza degli impianti.
Negli ultimi anni è stata quindi costruita una nuova sede del mercato, di fronte all’ingresso del vecchio mattatoio. Per chi non l’avesse vista, merita una visita: architettura modernissima, igiene curata, impianti ben studiati, con apparecchiature collocate sui solai degli stands, etc.
Ma la “chicca” è nel sottosuolo dove, andando a scavare per costruire il parcheggio sotterraneo (necessario per non intasare di nuovo il quartiere con auto dei clienti del marcato parcheggiate ovunque), è stata messa alla luce – ma guarda che combinazione!! – una strada, che doveva all’incirca correre dal “porto fluviale” alla zona del “monte dei cocci”. Per rendere fruibile la strada e le botteghe che la affiancavano, è stata realizzata, al centro del nuovo mercato, una apertura che lascia a vista la strada.
Attorno all’apertura, botteghe con panini alla porchetta, alle “spuntature”, con “cicoria”, con “broccoletti” ….etc. etc…..
Ma torniamo alla ns. fontana: dopo il trasferimento del mercato circa quattro anni fa, un referendum fra gli abitanti del quartiere fu a larga maggioranza vinto da chi voleva ricollocare la fontana nella piazza; il referendum si è anche espresso contro la collocazione di una cancellata a chiusura dell’area – scelta a mio avviso azzeccatissima, come potrete notare nelle foto che seguono.
Spostamento realizzato con rapidità, una volta superati gli ostacoli burocratici, ed anche efficienza, con un sostanziale rispetto del budget iniziale. Questo a dire che una buona amministrazione è possibile, specialmente se fatta da una certa parte politica.
L’inaugurazione ufficiale è stata fatta Sabato scorso, con la partecipazione, fra i vari ospiti, di Leonardo Lombardi, figlio dello scultore Pietro.
Ora andiamo a vedere, nelle foto che seguono, le ultime fasi del lavoro.
Qui sotto i tecnici controllano per individuare eventuali difetti, mentre un operario (in tuta bianca, accucciato sul primo gradino) ripulisce con aria compressa dalle ultime tracce di stuccatura….
Questa è l’impalcatura eretta per permettere agli operari di rifinire e stuccare le giunzioni fra i vari pezzi di travertino, e per effettuare il “collaudo” dell’impianto idraulico
Sono stati piantati nuovi alberi e rifinite le aiuole di contorno con una griglia “moderna” invece di quelle classiche in ghisa, soprattutto per armonizzare le griglie con i telai delle panchine. Il tutto molto ben equilibrato esteticamente. Sullo sfondo si vedono ancora le baracche di cantiere e la recinzione (siamo al 14 Gennaio)
E finalmente, soltanto 10 giorni dopo, l’inaugurazione.
Il giorno dopo, Domenica, ecco i “Testaccini” già perfettamente a loro agio, giocare e passeggiare nella piazza liberata dalla recinzione di cantiere:
Come si vede, la piazza è completamente sgombra da qualsiasi altro manufatto, e questo contribuisce ad evidenziare la struttura dominante della fontana:
Facciamo il confronto fra la foto che segue e la precedente scialba collocazione a Piazza dell’Emporio, dove la fontana era diventata una specie di colonnina spartitraffico, ignorata dai
passanti…
Da notare la finitura in pietra grigia per tutta la pavimentazione ed i dettagli, inclusi i camminamenti per i “non vedenti” ed i cordoli dei marciapiedi. Tutto molto ben equilibrato esteticamente:
I lampioni sono stati ricostruiti su disegni originali e attrezzati con moderne lampade a LED:
Per finire, un dettaglio della fontana e delle “fontanelle” dove sgorga acqua potabile:
Un saluto a tutti e…. buona passeggiata al Testaccio!!